La Menade Disumanamente

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La Menade - Disumanamente

Suonano metal dal duemila, le migliori in Italia e sono di Roma. La Menade oramai sono una certezza, eppure sembra ieri, ragazzine con la dinamite addosso, energia che non hanno mai perso.

La nuova fatica si chiama “Disumanamente”, un album che racchiude non solo il classico scenario metal, ma esplode in una notevole crescita musicale che rende questo disco un punto di arrivo per il quartetto capitolino.

La band in alcune parti riscopre quella vena prog metal che se non fatta ad arte risulta faticosa all’ascolto, mentre qui invece il discorso è più profondo in quanto si è dato molto più spazio alle tastiere che volano tra uno strumento e l’altro, per cui si respira aria diversa e fondamentalmente rende più evidente la maturazione del progetto.

Disumanamente è un gioiello di brano che travolge proprio grazie ad un complesso incrocio di suoni e di rimandi che ne valorizzano il temperamento, sembrerà banale ma un lavoro di arrangiamenti come in questo disco non m è facile da trovare.

Il disco si compone di tre “movimenti” (intro a parte) il primo – L’orrore; dove sono racchiusi “Disumanamente, Maschere e Fate di Me” tre brani che spianano la strada verso un percorso ad ostacoli e “Fate di Me” prepara il passaggio ad un secondo attracco perchè il brano dai toni pessimistici ed apocalittici, spiazza ed annichilisce in quanto a spietatezza.

La Ribellione – La Differenza, Sogni e Lacrime, Nero Caos. Il primo brano del secondo movimento è un vero e proprio inno alla batteria, brava Laura che pesta come una posseduta dal demonio. “Sogni e Lacrime” non è all’altezza del disco, si perde in rimandi che si potevano sinceramente evitare. Nero Caos potrebbe essere il classico singolo da dare in pasto alle radio, il ritornello sembra perfetto all’uopo e la band spinge sull’acceleratore e torna ad esserci quell’impatto collettivo che è una delle peculiarità del quartetto romano.

L’Abisso – L’Assassino, Boogey Man, Black Chaos – Boogey Man da dimenticare, così come avrei evitato il cantato in inglese di Black Chaos, non è nelle loro corde, decisamente meglio la versione in italiano, ma “l’Assassino” salva in “clinch” questa terza ed ultima parte  che chiude l’intero lavoro.

“Disumanamente” è a mio avviso un ultimo atto di un progetto che dovrà passare ad una fase più evoluta sperimentando nuovi percorsi, perchè la crescita musicale deve essere congenita in una band così ben strutturata; per cui è oramai tempo di mutare e e spingersi oltre, gettare il cuore oltre l’ostacolo, osare e spiazzare facendo tesoro di un lavoro musicale che è, sin qui stato impeccabile.

Ottimamente arrangiato, molto ben registrato, il disco suona che è una meraviglia, copertina impeccabile.

Prince Faster